ROAD 'N' ROLL

View Original

Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Penisola di Coromandel (giorno 5)

Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Penisola di Coromandel (giorno 5)

Oggi passo dalle scure sabbie delle spiagge della West Coast alle candide distese sabbiose della penisola di Coromandel, situata sulla costa orientale dell’isola nord, che si affaccia sull’immenso Oceano Pacifico. Questo cambiamento di paesaggio è davvero sorprendente e rappresenta un contrasto visivo unico che caratterizza la bellezza della Nuova Zelanda.

La prima tappa della giornata è New Chum’s Beach, una spiaggia remota che si raggiunge solamente a piedi. Per arrivarci bisogna percorrere un sentiero su un litorale roccioso, ma ne vale la pena: questa spiaggia è spesso descritta come una delle più belle della Nuova Zelanda. Il percorso è un'avventura in sé: mi ritrovo persino a togliere le scarpe per attraversare una laguna che separa la spiaggia in due parti. Il tragitto, andata e ritorno, mi impegna per circa un'ora, ma il panorama e la tranquillità del luogo ripagano ogni sforzo.

Proseguo poi verso Opito, un piccolo angolo di paradiso raggiungibile solo attraverso una strada piena di curve e, in alcuni tratti, sterrata. Qui il tempo sembra essersi fermato: ci sono solo un paio di centinaia di case, e appena 16 abitanti vivono qui tutto l’anno. Il paesaggio è idilliaco, perfetto per una pausa prima della prossima destinazione.

Il pezzo forte della giornata è Cathedral Cove, uno dei luoghi più iconici della penisola. Questa meraviglia naturale si trova vicino alla cittadina di Hahei, che d’estate ospita 7000 persone ma d’inverno diventa quasi deserta. La spiaggia si raggiunge solo a piedi, con una camminata impegnativa di circa 30 minuti (solo andata). Una volta arrivata, rimango senza parole: sabbia candida, acque trasparenti, una grotta arcuata impressionante e uno sperone di roccia che si erge maestoso sull’acqua. Uno spettacolo da cartolina.

Concludo la giornata a Hot Water Beach, una spiaggia unica dove, durante la bassa marea, l’acqua calda sotterranea emerge in superficie. I visitatori scavano buche nella sabbia per creare delle piccole piscine termali personali, ideali per rilassarsi con amici e famiglia. È un’esperienza davvero unica, che mescola natura e ingegno umano.