Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Auckland (giorno 1)

Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Auckland (giorno 1)

Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Auckland (giorno 1)

“La felicità è reale solo se condivisa”, diceva Chris McCandless. Una parte di me gli ha sempre dato torto, altrimenti non continuerei a viaggiare da sola (questa è la mia quinta esperienza in solitaria). Tuttavia un’altra parte di me gli dà ragione ed è per questo che mi piace condividere qui con voi i miei diari di viaggio. Non vorrei mai risvegliarmi e scoprire che è stato tutto un sogno!

Nuova Zelanda: geograficamente agli antipodi del nostro mondo. Se scavassimo metaforicamente un buco dall’Italia fino all’altra parte del mondo, finiremmo proprio qui. Forse è per questo che il viaggio della speranza è durato in totale ben 32 ore. Più o meno 11 ore a tratta più scalo a Parigi di 4 ore e a Shanghai di 6. Un viaggio tranquillo, con cinesi che perlopiù ruttano e si scaccolano liberamente in pubblico ma mi guardano male quando mi soffio il naso.

In aeroporto a Shanghai abbatto il grande firewall cinese grazie ad app VPN che mi permettono di navigare con tranquillità su Google e a usare i Social.

All’atterraggio ad Auckland non ci fanno scendere subito ma entra una maori che spruzza uno spray in tutti gli scomparto dove si mettono i bagagli a mano, credo per non contaminare l’ambiente puro neozelandese con germi e cinesate varie. Scendo dall’aereo che ci sono 23 gradi, il clima è perfetto, il sole è caldo ma c’è sempre un’aria fresca che soffia e fa stare benissimo. Il grande astro tramonta alle 21. È estate.

Il tipo dell’ostello mi dà amichevolmente della pazza davanti a tutti per come ho parcheggiato l’auto a noleggio, ossia nel senso contrario di marcia. Dice che qui non si fa. Sostiene che sono pazza perché italiana, anche se pensava fossi spagnola. E afferma che siamo noi che guidiamo a destra che sbagliamo, è giusto come guidano loro, a sinistra. Peccato che la maggior parte del mondo guidi come noi, zio. Si vede proprio che ha origini inglesi! Cerca perfino di fare il furbo e di non darmi il resto di 2 dollari che mi spetta dopo averlo pagato. Gli dico che non mi fregherà mai, in quanto italiana appunto. Mi gode.

Lo saluto amichevolmente e visito Mount Eden e One Tree Hill, due dei tanti coni vulcanici che punteggiano di quando in qua la vasta città di Auckland. Verdi e rigogliose colline che offrono panorami meravigliosi di questa città, baciata da una parte dal Mar di Tasmania e dall’altra dall’Oceano Pacifico. Come le grandi città australiane, anche qui le abitazioni si estendono più per il largo che verso l’alto. Pochi grattacieli solo nel centro città e la Sky Tower che si vede da ogni angolo della metropoli.

Passo la serata a Ponsonby, piena di locali e ristoranti. La gente è un misto di etnie mai visto, soprattutto maori, asiatici, indiani e ovviamente i neozelandesi che hanno tipici tratti anglosassoni. È il 24 dicembre sera ma non sembra la Vigilia di Natale, a parte per i negozi chiusi, i pub che non sono pienissimi e le villette che espongono miliardi di luci natalizie manco gareggiassero a chi ha le decorazioni più vistose. Il dolce natalizio è il gelato.

Cosa fare e vedere ad Auckland: Itinerario di 1 giorno (e oltre!)

Cosa fare e vedere ad Auckland: Itinerario di 1 giorno (e oltre!)

5 posti nascosti da vedere a Venezia

5 posti nascosti da vedere a Venezia