Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Abel Tasman National Park (giorno 11)
Diario di Viaggio Nuova Zelanda | Abel Tasman National Park (giorno 11)
Spiagge spettacolari, dorate, fatte della stessa sostanza dei sogni. Ruscelli cristallini scendono dalle valli per incontrare il Mar di Tasmania, creando giochi di luce che sembrano irreali. Il Parco Nazionale di Abel Tasman è il più piccolo della Nuova Zelanda, ma senza dubbio uno dei più affascinanti. Qui, la natura si esprime con una delicatezza e una bellezza che lasciano senza fiato.
L’attrazione principale è la Abel Tasman Coast Track, una delle Great Walks della Nuova Zelanda. Lunga 51 km, segue la costa tra colline e baie, offrendo panorami mozzafiato dall’alto e invitando a soste rigeneranti sulle spiagge nascoste. Ho scelto un’opzione intermedia: un taxi d’acqua mi lascia in una baia remota e da lì inizio il cammino di ritorno. Alla fine della giornata, ho percorso quasi 30 km, un viaggio tra foreste rigogliose, insenature da cartolina e mare turchese.
Le acque azzurre, limpide, abbracciano dolcemente le spiagge, incorniciate da cespugli verdi e maestosi alberi nativi. Qua e là, kayak colorati, barche a vela e piccoli motoscafi punteggiano l’orizzonte, aggiungendo movimento a questo paesaggio altrimenti immobile nella sua perfezione.
Il parco prende il nome da Abel Janszoon Tasman, il primo europeo a scoprire la Nuova Zelanda nel 1642. Provo a immaginare cosa abbia pensato vedendo queste coste incontaminate per la prima volta. Forse, per un istante, ha creduto di essere arrivato in Paradiso. E, dopo una giornata come questa, posso dire di capire perché.
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