Diario di viaggio Ovest USA e Canada | On the road dall'Idaho a West Yellowstone
Diario di viaggio Ovest USA e Canada | On the road dall'Idaho a West Yellowstone
Giorno 2
Dormo in un mezzo a un bosco nei pressi di Coeur d’Alene, in Idaho, in un B&B. Ci arrivo che è notte fonda, solo pini e un cervo.
La luce della mattina mi mostra un’enorme casa piena di oggetti d’epoca di qualunque genere. I proprietari mi preparano un pancake vegano buonissimo e si siedono a parlare con me per colazione. Scopro così che lui è un artista e i quadri appesi alle pareti sono tutti dipinti da lui. Va in giro a piedi nudi. Inoltre ogni stanza ha la sua visione. La mia è la Mirror Room, piena di specchi. Ce n’è anche uno sul soffitto, proprio sopra al letto. Lei invece è dell’Oklahoma, biondissima e massiccia. Sono belli entrambi. Prima di aprire il B&B lei era proprietaria di un’agenzia di casting per cantanti, attori, ecc. Parliamo un sacco, mi dice che qui hanno cresciuto 4 figli, che quando se ne sono andati sono rimasti con una casa enorme e hanno dunque scelto di aprire il Bed and Breakfast. Mi dice che qua ci sono orsi, le chiedo se non ha paura e mi dice di no, perché non attaccano se non ne hanno motivo. Le chiedo se in Oklahoma ci sono i tornado e se non ha paura anche di quelli. Mi dice di no, tanto il cielo si colora di verde quando sta per arrivare, quindi lo sai. Si, le dico, ma se poi ti porta via la casa? E lei tranquillissima mi risponde che anche qua può scoppiare un incendio e portarsi via tutto. Ma lo dice con una pace interiore che adoro!
Beh zia vorrei avere la metà del tuo coraggio.. perché io invece faccio una giornata on the road stupenda su e giù per il Montana e in certi punti del viaggio un po’ d’ansia ce l’avevo! Soggezione per il paesaggio immenso nel quale ero immersa. Io, piccola formichina solitaria. Preoccupata che la macchina mi si rompesse lì in mezzo al niente più assoluto. Io e le mucche che pascolano. E i cerbiatti a guardarti dal ciglio della strada. Ma che meraviglia quelle praterie 😍
Scende presto la notte perché il fuso orario mi ha rubato un’altra ora, nel Montana. Riesco comunque a far tappe interessanti in vecchi paesini che hanno mantenuto il fascino di un’epoca che non c’è più: Wallace, Philipsburg, Anaconda, Virginia City.
Montana, Terra di ranch, di cowboy e cowgirl, di amanti dei quad, possessori dei pick-up più grossi che abbia mai visto, di piccole case stranissime, persone gentilissime, accoglienti, disponibili... e comiche! Stavo facendo rifornimento dal benzinaio, di fronte a me faceva lo stesso una local sulla sessantina. A un certo punto sento un rumore assurdo. La tipa era ripartita con la pompa ancora inserita, rompendola e trascinandola con sè per qualche metro, prima di accorgersene e fermarsi!
Arrivo alle porte di Yellowstone, nella città di West Yellowstone, che ormai son le 21. Check-in e vado al pub a mangiare. Sono vicina, mi dico, esco così. Giusto il tempo di una Ceasar Salad e un paio dì birrette, torno che la temperatura è scesa drasticamente: 9 gradi e io col golfino di cotone. 😰 Svengo a letto, del resto ho percorso qualcosa come 800 km.
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